Filosofo della scienza austriaco.
Dopo aver conseguito il dottorato a Vienna, si trasferisce negli Stati Uniti, dove insegna all'Università di Berkeley, e successivamente in Svizzera al Politecnico di Zurigo.
Si è occupato di problemi filosofici della microfisica, ma i lavori che hanno goduto di maggior diffusione (e quelli per i quali è ricordato ancora oggi) sono le sue critiche all'empirismo, che lo hanno portato a formulare una teoria di "anarchismo metodologico".
Feyerabend contesta in particolar modo il metodo empirico nella versione che ne danno autori come E.Nagel e C.G.Hempel, e sostiene che le teorie della riduzione e della spiegazione scientifica così come le hanno formulate questi ultimi, sono inaccettabili.
Dal punto di vista del metodo, Feyerabend è contrario a qualsiasi concezione che ponga limiti ai procedimenti dell'indagine scientifica, e forte è la sua vis polemica nei confronti di qualunque tentativo di stabilire a priori quale sia il metodo che deve informare la ricerca scientifica.
Il suo libro più celebre è Contro il metodo.